Ci ha lasciati Angelo Frigo Mayer, artista poliedrico e attento conoscitore della lingua cimbra. Il suo ricordo resterà sicuramente vivo fra i Roanesi e fra tutti coloro che hanno a cuore la nostra lingua antica. In particolare, riportiamo un pensiero che ha voluto scrivere il prof. Luca Panieri dell'Università IULM di Milano, autore fra l'altro del nuovo dizionario on-line del cimbro dei Sette Comuni.
‘Z tüumar sovel ante zo bizzan ‘z liebe “Éngalle“ hàtzich vorlàzzet. Bar haban vorlóart asò vil: an guutez un hüppeschez ménnesch, ba hat noch gamöcht gadénkhan un prèchtan de zunga von Zimbarn bia palle khòaz mànz tüunan. Ich han gahàt de galükhe zo khénnanen sédor ich pin khènt aufar zo süuchan auz de Siben Pèrge naach in pèkken von Zimbarn, an minsche darnaach me jaare zbòatausinkh. Ar hat gahàt sovel liep lèsan naach in alten taützen zungen. Schöon ar hat galébet in èrmakhot, ìsar gabeest guut zo khèmman an bizzar von disen zungen, hàbanten zo maataran zo vènnan de nöotigen libarn. Nochdénne, sainten an guutar khopf, met an minsche libarn ìsar gabeest guut zo vorsteenan vil, un von dèmme hàttar saldo gamàchet de gavórsche ba machet dénkhan drau. Az ‘z sain galébach bör gant andarst, klóobich, in baarot, ar hötte gahàt de vorsteenonge zo khèmman professóar von alten zungen, un asò höttar gaèrbatet in an hòogha schuul bia ich. Dar Angelo hat ofte vérte gapréart bia ar bör hörtan puube, un bia an baardar puube, hàttar gahàt vil mòone un hat vil gadürstet naach bizzan saldo mèeront. Un dise peede dinkh saint nöotikh zo mögan geenan idar tief in de bizzekhot.
Ich grüuzadich, guutar kséll, un ich vorgìzzadich nèt.
Luca Panieri
Mi addolora molto aver saputo che il caro “Enghele” ci ha lasciati. Una grave perdita sia sul piano umano, perché aveva un animo gentile, sia per la memoria della lingua cimbra, di cui aveva una competenza ormai rara e difficilmente sostituibile. Ho avuto il piacere di conoscerlo già durante i miei primi sopralluoghi sull’Altopiano sulle tracce del cimbro, all’inizio degli anni 2000. Era una persona animata da una grande passione per la storia delle lingue germaniche. Benché privo di mezzi, era riuscito ad acquisire una conoscenza notevole in questo campo, dovendo penare non poco per procurarsi le letture necessarie allo studio. Ma essendo una persona di intelletto acuto riusciva, con le poche fonti disponibili, a farsi una sua idea delle cose, e a porsi interrogativi sempre pertinenti sui fenomeni linguistici. Sono fermamente convinto che se la vita gli fosse andata diversamente, avrebbe avuto la stoffa dello storico della lingua, e magari sarebbe diventato un mio collega. Angelo era per molti versi un eterno ragazzo, e come tale animato da idee e sete di sapere, ciò che occorre ad intraprendere positivamente ogni studio.
Ti saluto, amico buono, e non ti dimentico.
Luca Panieri
In continuazione con l’attività svolta gli anni scorsi, l'Istituto di Cultura Cimbra di Roana, in collaborazione con la Biblioteca Civica di Rotzo, organizza il CORSO di LINGUA CIMBRA 2019/20.
Due livelli: corso base e corso avanzato.
Quando: tutti i giovedì alle ore 20:30, a partire dal 21 novembre 2019.
Dove: nuova Biblioteca Civica di Rotzo (VI), in via Capovilla.
Per info: telefono 0424 691072 (Lauro Tondello), mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Istituto di Cultura Cimbra propone tre incontri culturali, che si terranno presso il Museo della Tradizione Cimbra di Roana (via Romeo Sartori, 20):
- Martedì 23 luglio, ore 20.45: “La foresta ferita” – Daniele Zovi racconta i suoi ultimi due libri.
- Venerdì 9 agosto, ore 20.45: “La casa villereccia delle colonie tedesche veneto tridentine” – Patrizio Paganin presenta la ristampa del libro di Aristide Baragiola.
- Martedì 20 agosto, ore 20.45: “La porta del bosco” – Paola Martello presenta il suo nuovo libro.
È stato pubblicato il nuovo Quaderno di Cultura Cimbra numero 71. La foto di copertina di questo quaderno, colta da Fabio Ambrosini sul disastro che ha colpito i nostri boschi nell’ottobre scorso, non ha solo un triste valore di cronaca, ma anche di forte simbolo per la crisi che pesa nella vita delle nostre montagne anche sul piano culturale e sociale con cui sempre dobbiamo fare i conti.
Lunedì 20 maggio 2019 alle ore 20:15, presso la chiesetta di S. Margherita a Castelletto di Rotzo (Vicenza), verrà recitato il S. Rosario in lingua cimbra.