di Aristide Baragiola (a cura di Patrizio Paganin, 2021)
Quando nel 1908 ha dato alle stampe “La casa villereccia delle colonie tedesche veneto-tridentine”, Aristide Baragiola non ha potuto inserire nella pubblicazione le “osservazioni finali”, che dovevano nell’idea dell’autore concludere il libro. In anni recenti, Patrizio Paganin ha svolto approfondite ricerche d’archivio su Aristide Baragiola e sulla sua opera, e proprio durante queste ricerche ha recuperato il manoscritto con le osservazioni finali che vengono quindi pubblicate in questo volumetto, che completa e conclude, dopo più di un secolo, l’opera originaria.
di Aristide Baragiola (1908, ristampa 2019)
Il volume, stampato per la prima volta dall’Istituto Italiano di Arti Grafiche nel 1908, descrive l’architettura rurale di alcune zone delle Alpi, ed in particolare delle isole linguistiche tedesche dei Sette Comuni, della Lessinia, di Luserna, della Val dei Mocheni, etc.).
Il libro raccoglie un’ingente quantità di informazioni sull’edilizia di queste zone, raccolte da Aristide Baragiola durante quelle che lui stesso ha definito “peregrinazioni folkloriche” fra le montagne del Veneto e del Trentino. Accurate descrizioni, fotografie, disegni e schemi grafici raccontano con dovizia di particolari l’edilizia rurale ed il modo di vivere che per secoli ha contraddistinto questi luoghi.
di Ivone Cacciavillani (2001)
Per chi si trovi a passeggiare tra le faggete e le abetaie della Piana di Marcesina, non è raro imbattersi in strani “monumenti”, incomprensibili nel vasto paesaggio in cui sono immersi: dei “sassi” contrassegnati da un numero arabo. Sono i cippi della grande “confinazione”, avvenuta in seguito alla Conferenza di pace di Rovereto del 1750. Dietro la storia dei Cippi della Marcesina, narrata in modo rigoroso in questo libro, non ci sono semplicemente i rapporti tra Enego e Grigno, tra l’Altopiano dei Sette Comuni ed il Trentino, ma anche la storia delle relazioni fra la Repubblica di Venezia e l’Impero Asburgico.
