Pubblicazioni

di Francesco Manzoni (2022)

 

Le poesie di Valentino Paganin scritte in lingua cimbra ad Asiago nel 1800, sono una preziosa testimonianza linguistica e storica della lingua e della cultura cimbra dei Sette Comuni. Il prof. Wolfgang Meid dell’Università di Vienna ha curato l’edizione dell’originale manoscritto conservato nell’Accademia Austriaca delle Scienze e ora queste poesie vengono pubblicate dall’Istituto di Cultura Cimbra con la versione in lingua italiana di Francesco Manzoni.

a cura di Giandomenico Tamiozzo e Sergio Bonato (1998)

traduzione in lingua cimbra di Costantina Zotti e Igino Rebeschini

La traduzione del Vangelo di Marco in lingua cimbra è stata abbozzata nel 1979 da Costantina Zotti (Tanti) di Mezzaselva e successivamente perfezionata dal maestro Igino Rebeschini di Roana, che ha saputo coniugare in armonia il linguaggio cimbro parlato con la ricerca dell’esattezza grammaticale e lessicale. A questo, va aggiunto l’impiego di alcune preziosità linguistiche, soprattutto nell’uso di termini scomparsi nell’uso corrente della lingua cimbra.

di Alberto Castaldini (1995)

Questo saggio demologico si propone di recuperare l’identità culturale e spirituale di une minoranza etnica, pur rigettando ogni imposizione di tipo etnocentrico e localistico. Una realtà culturale minoritaria come quella dei Cimbri veneti e trentini può essere riscoperta e salvaguardata solo all’interno di un ottica di dialogo e collaborazione con altri contesti socioculturali analoghi. La ricostruzione di uno degli aspetti della vita tradizionale di questo piccolo popolo non può infatti non proiettare la riflessione all’interno del più vasto e multiforme mosaico etnostorico europeo. Il calice rituale, detto di San Giovanni, costituisce non solo il motivo conduttore di questa indagine, ma rappresenta soprattutto la chiave di lettura di un fenomeno devozionale tipico della religiosità cimbra i cui aspetti costitutivi debbono ritenersi storicamente peculiari rispetto all’ambiente culturale circostante.

a cura di Alfonso Bellotto, Giandomenico Tamiozzo e Sergio Bonato (1993)

traduzione in lingua cimbra di Cirilla Martello e Costantina Martello

Il cimbro di questa traduzione del Vangelo di Giovanni è quello parlato fino ai giorni nostri a Mezzaselva di Roana. È il cimbro conosciuto e usato dalle persone più anziane del paese. Sono loro i maestri, sono i loro orecchi il confronto stilistico-grammaticale, è la loro pronuncia il metro di misura fonetico-grafica. Per questi motivi, si troveranno in questa pubblicazione costruzioni leggermente discordanti dalla formalità grammaticale a cui si rifanno studiosi e cultori della lingua cimbra, come pure talvolta discordanti dal dizionario di Umberto Martello Martalar. Molti termini e verbi concettuali e astratti sono presi in prestito dalle radici latine: ciò è dovuto al fatto che la lingua cimbra, pur possedendo un vocabolario ricco, manca di un patrimonio di linguaggio filosofico.

a cura di Alfonso Bellotto e Umberto Martello (1983)

Queste pagine sono il frutto di una collaborazione intesa anzitutto a misurare e quindi anche a mostrare in un lavoro piuttosto lungo e complesso, quale la traduzione del Vangelo, le reali possibilità di una parlata che era ancora viva e diffusa sull’Altopiano all’inizio del secolo e che poi, per le conseguenze della guerra mondiale, nonché delle massicce emigrazioni che la seguirono, si trovò improvvisamente condannata a rapida estinzione. L’altra finalità di queste pagine fu quella di dare un testo pratico di lettura all’ultima generazione che ancora può capire e parlare il “cimbro”, steso nel pieno rispetto delle sue caratteristiche attuali.

ISTITUTO DI CULTURA CIMBRA
“Agostino Dal Pozzo”

via Romeo Sartori, 20
36010 ROANA (Vicenza)
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

‘Z HAUS DAR ZIMBRISCHEN BIZZEKHOT
“Agustin Prunnar”

Romeo Sartori bèkh, 20
36010 ROBAAN (Viséntz)

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