Hugo Resch arrivò a Verona a metà degli anni ’50 con la commissione tedesca per l’emigrazione italiana in Germania, dopo essere stato in Italia giovanissimo, durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale.

Ha avuto modo di conoscere e amare la città di Verona, facendosi anche molti amici. Ha organizzato numerosi incontri su Verona a Monaco, a Landshut e in Baviera. Entrò in contatto con la cultura cimbra dei Tredici Comuni Veronesi diventando amico del M° Gianni Faè e del M° Carlo Nordera. Con quest’ultimo ha conposto i primi fogli mensili ciclostilati di cultura cimbra con il titolo “Ljetzan-Giazza”.

Nel 1962 ha curato una trasmissione su Giazza alla Radio Bavarese, su proposta della Rai di Milano. Nel 1968 è stato il collaboratore scientifico di un primo documentario sui Tredici e sui Sette Comuni fatto dalla Radiotelevisione Bavarese. In questo documentario ha inserito molti aspetti della città di Verona, con interviste al sindaco avv. Gozzi, all’assessore prof. De Mori e al senatore Trabucchi, che era allora sindaco di Seva di Progno. È stato il documentario che ha portato alla fondazione del Curatorium Cimbricum Veronense. Ha accompagnato più volte il sindaco di Monaco dott. Vogel a Verona.

Nel 1970 ha collaborato alla realizzazione di un secondo documentario sulla Terra Cimbra, a cui ha fatto seguito la fondazione del Curatorium Cimbricum Bavarense, con sede a Monaco.

Ha sempre fatto parte del Consiglio Direttivo dei due Curatori, è stato il Presidente amministrativo del Curatorium Cimbricum Bavarense. Ha lavorato in stretto rapporto con il prof. Scovazzi dell’Università di Milano e con il prof. Battisti dell’Università di Firenze. Ha collaborato alla fondazione della rivista “Ljetzan-Giazza” e alla fondazione della rivista “Vita di Giazza”, diventata poi “Vita di Giazza e di Roana”, e infine “Terra Cimbra”.

Già dal 1970 ha iniziato ad organizzare molti viaggi di studio nella zona dei Tredici Comuni Veronesi e dei Sette Comuni Vicentini, spesso accompagnati da concerti, conferenze, mostre.

Ha collaborato alla formazione di numerosi e attivi gemellaggi, come quelli di Verona con Monaco, della Provincia di Vicenza con quella di Landshut, di Roana con Velden…

Nel 1975 ha organizzato un grande concerto di Canti Cimbri a Verona, Vicenza, Asiago con il coro della Provincia di Landshut e ha svolto una ricerca in questo campo con il M° Rambold, portando alla pubblicazione del primo volume di canti cimbri, dedicati al tempo natalizio, intitolato “Darnaach viartausonk jaar”.

Nel 1979 ha collaborato per il terzo documentario sulla cultura cimbra realizzato dalla Radiotelevisione Bavarese (a colori).

Nel 1968 è stato fatto Cavaliere della Solidarietà Italiana e nel 1973 Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. È stato onorato con il collare dell’Ordine dei Tredici Comuni Veronesi e con il Collare Cimbro dei Sette Comuni Vicentini. Nel 1974 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Roana.

Ha fondato e pubblicato diversi numeri della rivista “Cimbernland”, con numerose documentazioni sulla lingua cimbra in lingua tedesca. Ha collaborato al volume in due lingue “Geschichte der Zimbern – Storia dei Cimbri” di Wilhelm Baum.

Ha contribuito alla fondazione dell’Istituto di Cultura Cimbra di Roana (nel 1973), lavorando in stretto rapporto con Umberto Martello Martalar e sostenendo direttamente e indirettamente molti studi e molte pubblicazioni, come il Dizionario della lingua cimbra dei Sette Comuni, e gli atti del convegno sulle isole linguistiche di origine germanica dell’Italia Settentrionale. Ha raccolto e organizzato i materiali per un grande dizionario della lingua cimbra: oltre cento volumi di pagine dattiloscritte che contengono le parole cimbre con le variazioni dei Sette Comuni, dei Tredici Comuni e di Luserna.

Il contributo e il sostegno di Hugo Resh sono stati essenziali per la rinascita e la valorizzazione della tradizione cimbra: per questo motivo, nel 2013 il Comune di Roana in collaborazione con l’Istituto di Cultura Cimbra ha voluto ricordare la sua figura e la sua opera, inaugurando un piccolo monumento, posto davanti al Museo della Tradizione Cimbra. “Somme ünsarn khsell Hugo Resch, an heftighe Borbaissgott” (al nostro amico Hugo Resch un grande grazie), è stato scritto sulla targa: poche ma significative parole per ricordare l’amico bavarese che per oltre 30 anni ha sostenuto e valorizzato la cultura e la tradizione dei Cimbri.

 

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